lunedì 10 febbraio 2014

La voce del silenzio

Quando al mattino mi ritrovo da sola in casa a fare le mie cose con la calma e la forza che i miei mezzi fisici mi consentono, è per me un momento di ritempramento e di grande relax mentale.
Non l'avrei mai creduto, ma il silenzio e la solitudine sono di grande compagnia per chi, come me, ha il cervello in continuo movimento. Il corpo è pesante, ma la mente non ha confini né di spazio, né di tempo, e può vagare libera dove vuole saltellando tra un ricordo, un progetto, una speranza.
Ma ci sono cose che , quando accadono, poi non ti lasciano più sola, e ti si insinuano dentro costringendoti a pensare a quello e solo a quello. E la voce del silenzio diventa assordante.
Stamani mi è successo proprio così, non riesco a staccare la testa dal pensiero di Dino e del suo andarsene così repentino e discreto, proprio "in punta di piedi ", come ha sempre vissuto.
Sì, il grande vecchio se n'è andato venerdì mattina, in fretta e furia quasi avesse un appuntamento cui, questa volta, non avrebbe proprio potuto mancare.
"C'erto l'età c'era!" si potrà dire. Ma chi se ne frega dell'età. Dino era sempre attivo, nel corpo e nella mente. Lui faceva progetti ed era presente nel suo tempo come a volte neanche un giovane riesce ad esserlo. E non perdeva un colpo.
Un po' di tempo fa mi telefonò per ringraziarmi di quello che avevo scritto per lui, e mi trovò un po' giù  di corda...: " Ma quante parole c'hai messo, o quante ne conosci?" mi chiese.
"Caro Dino, con te è facile. Sono curiosa di vedere cosa scriveranno di  me quando non ci sarò più,"
"Eh! Bisogna vedere cosa hai seminato." mi rispose lui laconico.
"Non credo di essere stata tanto brava, visto quello che ho raccolto". Ed entrambi sapevamo bene a cosa mi riferivo.
"Ma sai, diciamo che il raccolto dipende da tante cose....dalla qualità del seme, dal terreno, dal concime, e a volte, se anche va bene, arriva la bufera e ti butta all'aria tutto. Mica sempre è colpa tua!"
Cavoli! Una metafora come lezione di vita per alleviare il peso di un senso di responsabilità esagerato. Solo uno che conosceva bene la vita come lui avrebbe potuto sollevarmi in quel momento.
Attento, acuto, brillante... negli ultimi tempi era diventato il confidente della mia Daniela e le ha regalato le sue ultime perle di saggezza. Perché non gli sfuggiva niente e anche se la sua discrezione e la sua educazione lo facevano stare in disparte, non era certo perché non avesse una sua opinione su tutto.
No, sono sicura che non avesse tutta questa fretta di andarsene, ma quando sopraggiunge l'"Indesiderata delle Genti" non puoi non rispondere all'appello.
Ed ora eccolo lì, elegante nella sua camicia rosa e lo spezzato grigio, distinto e sereno come ha sempre vissuto. Sembra dormire il sonno dei giusti.
In fondo...che cos'è il morire se non giacere nudi nel vento e disciogliersi nel sole? E che cos'è questo cessare di respirare se non liberare il respiro dalle sue incessanti maree, di modo che esso possa infine elevarsi ed espandersi e spaziare, senza più intralci, alla ricerca di Dio?
                               k. Gibran
Mi mancherai Dino, così come può mancare un padre, un confidente, un vero amico. Mancherai a tutti, perché con il tuo andar via sparisce un epoca, l'epoca della forza al servizio degli altri, della saggezza e della galanteria.
E a chi ti ha tanto amato, ma in special modo ai tuoi due figli, rimasti persi ed allibiti nell'assenza di te, sono certo che tu, se solo potessi, regaleresti questa poesia...

                                                            Se mi ami non piangere

Se conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
questi orizzonti immensi senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non  piangeresti se mi ami.
Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono piccole al confronto!
Mi è rimasto l'amore per te,
una tenerezza immensa che tu neppure immagini.
Vivo in una gioia purissima.
Nelle angustie del tempo pensa a questa casa
ove un giorno saremo riuniti oltre la morte
dissetati alla fonte inestinguibile della gioia
e dell'amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami.     (San Agostino)

Addio Dino, ti voglio tanto bene.