giovedì 12 dicembre 2013

Mi permetto di insistere...

E tanto per restare in tema, tra poco sarà Natale, la festa più attesa e amata, ma anche la più criticata e vituperata...., ed è proprio ai detrattori di questa che vorrei, sempre con affetto e tolleranza naturalmente, rivolgere due righe.
Sento spesso dire: -festa di merda..fiera della falsità ..la giornata dell'ipocrisia...e via discorrendo.
Ora, lungi da me il giudicare, ché ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe, ma perché accanirsi contro la  "festività" in sé per sé? Perché non soffermarsi invece a considerare il Natale per quello che realmente è, per ciò che rappresenta?
Siamo atei e non ci interessa il significato religioso? Benissimo. Vediamolo come un periodo breve, una piccola pausa nel gelo dell'inverno in cui potersi ritrovare, stare assieme e , perché no, concedersi quelle piccole trasgressioni di gola cui non sempre possiamo lasciarci andare.
Sì, è melassa, è vero. Perché c'è gente che ha perso la casa, che ha perso il lavoro. Ne so qualcosa, credetemi. Ma sentire un po' piu forte in quei giorni la solidarietà e l'amore della gente può fare male?Non credo proprio.
Siamo senza una lira e non possiamo fare regali? Anche questo mi pare un deja-vu! Ma sono davvero necessari o abbiamo esagerato un po' negli ultimi anni dando troppo ascolto alle campane del consumismo? Un regalo, se proprio ci serve per testimoniare il nostro affetto a qualcuno si può sempre inventare, creare. Basta un po' di fantasia e un po' di cuore. E alle volte basta anche solo una parola, un "se vuoi io sono qui".
E' vero, il Natale è ogni anno di più il ricordo delle grandi assenze. Ma perché, negli altri periodi dell'anno si pensa forse di meno ai nostri cari? Forse la loro mancanza è meno sentita? Certamente no. O almeno per me non è così:
Dunque, lasciamoci coinvolgere con serenità dalla ricorrenza. Si sa, un anno può essere più serena, un'altro meno.Ma se ci si pone di fronte ad essa con onesta intellettiva, sarà sempre un momento positivo, perché essere onesti vuol dire accettare anche le cose meno piacevoli. Vuol dire accettare le scelte altrui quali che siano, perché la vera democrazia consiste nel " consenso del dissenso ".
Io credo che, molto più del legame di sangue, quello che può e deve tenere veramente unita una famiglia è forse proprio quello del reciproco rispetto e della gioia per l'altrui serenità.
Credo fermamente che vede l'ipocrisia chi è ipocrita o si comporta come tale. Così come conosce la falsità chi la falsità pratica abitualmente.
Per quel che mi riguarda, so per certo che tutto questo non mi appartiene.
Quindi, come sempre, addobberò la mia casa e apparecchierò , nei limiti del mio possibile, per chiunque vorrà condividere la mia tavola.
Ma il mio "Buon Natale" sarà rivolto comunque di cuore anche a chi sceglierà di festeggiarlo altrimenti.
A me basterà trovare sotto l'albero, come strenne, le risate gaie delle mie bambine, la freschezza e la spontaneità della mia piccolina, un po' di serenità, finalmente , per i miei figli, e tanta speranza in più per tutti i giovani.
A noi vecchietti non resta che sperare in un po' di salute.
Auguro a tutti uno schietto, onesto, vero, sincero Buon Natale e, tanto per citare la mia amica Perla che ho sempre nel cuore ( a proposito, guarda che io metto un piatto in più)...

                               che la festa vi sorprenda, regalandovi cose che non sapevate di desiderare!

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