mercoledì 30 luglio 2014

C'è ancora tempo

Succede così, all'improvviso...Ti svegli una mattina dopo una nottata di temporale, suona il telefono e.....
Già la  giornata era cominciata male: un brutto scivolone sul bagnato del giardino e mi sono ritrovata per terra tra le tartarughe spaventate e i cani che mi annusavano incuriositi dalla mia strana posizione.
Per fortuna sono riuscita ad andar giù di fianco così le mie rotondità hanno attutito il colpo.
Niente. Mi rialzo moooooolto lentamente e arriva una visita non proprio piacevole. Tengo duro non voglio farmi trascinare in discussioni sterili.
Sarà finita la mattinata? Macché . Suona il telefono, rispondo, e sento il sangue che mi defluisce dalla testa.
Mi chiamano dall'Ospedale per "approfondimenti" su una mammografia eseguita un mesetto fa.
"E' meglio fare anche un ecografia" mi dicono.
"Perché, c'è qualcosa?" mi sento chiedere stupidamente.
Che domanda cretina e inutile. Certo che c'è qualcosa che non va, altrimenti non avrebbero chiamato.
Non rispondono niente e, fissato l'appuntamento, riattacco.  Mi crolla il mondo addosso!
No, un momento, calma. Mi siedo e riprendo fiato mentre tra me e me cerco di ragionare: "Fosse stata una cosa grave mi avrebbero chiamato subito, non dopo un mese. A gennaio l'ho fatta anche da un privato e non c'era niente. Possibile succeda così, all'improvviso?"
Si, è possibile. E lo sa bene la mia amica che in un anno ha già subito tre interventi. Così come lo sanno altri, amici e conoscenti, che sono passati da questo calvario.
Per non cedere al panico faccio appello alla mia razionalità. Ragiona Alfreda, ragiona.
Sono una sostenitrice della teoria per cui, ogni malattia, affonda le sue origini in un disagio psichico. Mi spiego meglio.  Dalla nostra mente partono impulsi che alterano l'equilibrio psico-fisico, e la malattia colpisce là nel punto simbolo del nostro disagio facendo da campanello d'allarme per denunciare una perdita di armonia con noi stessi. Ecco perché si dice che, chi subisce grossi dolori o forti delusioni prima o poi si ammala.
Questa teoria, riscontrata in diverse letture, mi ha fatto capire la mia obesità come bisogno di protezione,( non a caso i chili in eccesso si sono accumulati dopo la morte di mio padre.)E il mio diabete che, a quanto ho letto, è caratteristico in chi ha l'impressione che gli manchi l'amore.
Ma il mio seno ( legato principalmente ad un discorso di maternità ) che cosa c'entra?
Ha fatto da cuscino a tanti bambini, figli,nipoti, figli di amici,...e anche a qualche adulto, se devo essere sincera. Insomma, è stato un fedele compagno do giochi per tanti anni. No, non può tradirmi così. Senz'altro si sono sbagliati.
Intanto i giorni che seguono, fino a quello della visita, mi vedono insonne a ripercorrere le mie tappe.
E' vero, di strada ne ho percorsa tanta : la scuola, la politica, lo sport, il sociale, il teatro. Non mi sono fatta mancare niente. Qualcosa mi è riuscita bene e qualche altra meno, ma, tutto sommato, mi pare un bilancio positivo.
Cavoli, ma perché faccio bilanci? Io voglio ancora far progetti, ho ancora delle aspettative... Voglio veder crescere la mia nipotina, devo ancora trasmetterle un sacco di cose.. Voglio seguire i miei figli, aiutarli, per quanto posso, a realizzare i loro sogni. Devo andare al Louvre, mio fratello me lo ha promesso. Ho ancora tanto da dare, e mi serve tempo cazzo! Non sono pronta.
Già, ma chi stabilisce quando è il momento?
E se l"Indesiderata delle genti" bussasse davvero alla mia porta?
Ok! Decido di essere fatalista. Sarà quel che sarà e se dovrò affrontare il problema lo affronterò con coraggio cercando il più possibile di vendere cara la pelle, e intanto comincerò col non farmi avvelenare mente e cuore da pensieri negativi.
Starò qui, in questo "Luna Park " che è la vita quotidiana a godere il più possibile del bello che ho intorno. A cercare di non perdere neanche un attimo delle persone che ho vicine e che amo.
Quando arrivo in Ospedale sono serena e aspetto, con calma e pazienza di sentirmi dire.....che non è niente. Tutto è a posto.
Tiro comunque un sospiro di sollievo anche se,  dentro di me, sapevo, sentivo che non era ancora la mia ora.
Troppe cose da sistemare, troppi sospesi, e poi questi nuovi orizzonti che mi si sono parati davanti e mi gratificano, mi riscaldano il cuore.
No, non è  ancora l'ora, sono sicura che c'è ancora il tempo per un lungo, eccitante giro di giostra.

Gli Astri imprimono un indirizzo ai nostri destini ma non li decidono.
Altrettanto forte e misterioso regolatore delle nostre vite,
è quell'astro rosso che palpita nel buio del corpo,
sospeso nella sua gabbia di ossa e di carne.

           Marguerite Yourcenar 

1 commento:

  1. Veramente s'era detto il Museo D'Orsay, non il Louvre, comunque una volta che siamo li, ce n'è di cose da vedere. Questi sono praticamente uno di fronte all'altro divisi dalla Senna, più avanti l'Yle de la Citè con Notre Dame, il Quartiere Latino, la Tour Eifel, Montmartre, il Sacro Cuore .... hai voglia te di girare :) te rimettiti in careggiata, dammi il tempo di chiude bottega con la banca e si va, magari con un vagone volante da Pisa, ma si va....

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