sabato 5 luglio 2014

Conversazione con Dio

Bene, eccoci qua. Scusa se non mi genufletto e se il mio tono non è propriamente quello di una supplice, remissiva preghiera, ma sono un po' arrabbiata con Te.
Si, posso immaginare quanto Tu possa esserlo con me, misera peccatrice. Ma in fondo sei Tu " l'essere perfettissimo, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa ", mica io!
E poi, tutto sommato, cosa faccio di tanto male da meritare il Tuo castigo.....Sì, ogni tanto Ti nomino  invano, sono golosa, talora irascibile, e indugio spesso in pensieri impuri ( sono una donna non sono una santa).
Ma se ci hai fatti così  deboli nello spirito e nella carne mica è colpa mia.
No no, non cominciamo con la scusa del " libero arbitrio ",perché la facciamo troppo semplice e, perdonami, ma voglio pensare che il senso della vita vada ben oltre a una serie di scelte giuste o sbagliate. E , perDio, cerchiamo di essere seri! (Ops, scusa l'intercalare, ma Tu sai che noi toscani siamo facili al turpiloquio ).
Insomma, tutto sommato cerco di essere una buona cristiana : sono tollerante, altruista, democratica, animalista, ecologista ( faccio pure la raccolta differenziata ), evito gli sprechi, do da bere agli assetati e da mangiare agli affamati.  Ho sopportato perdite, cattiverie, ingiustizie, dolori fisici e morali. Faccio con quello che ho e non mi lamento. Non Ti chiedo mai nulla per me e alla sera, nelle mie preghiere, ti raccomando sempre e solo i miei cari.
Certo non sono un' ingrata, Ti  ringrazio per tutto quello che concedi e, in fondo, so bene che con tutto quello che ci circonda posso ritenermi fortunata. Che cosa sono io infine se non una cacchetta di mosca sullo spartito di questa grande sinfonia che è l' Universo!?
Ma hai già capito, vero, che non sto intercedendo per me? Che sono qui a raccomandarti un'altra persona? E se no che onnisciente saresti, giusto?
E' una creatura fragile, debole, una pecorella smarrita. Si professa atea ed è arrabbiata con il mondo intero, perché non ha ancora capito, ma Tu sai che dove c'è rabbia c'è sempre un dolore sotterraneo. Sai anche che il dolore sa dove si nasconde la vita, e se ne nutre per farle crescere le ali.
In fondo è ancora tanto giovane. Ha sbagliato sì, ma chi è immune da errori nella vita scagli pure la prima pietra.
Lei non sa pregare, non ha neanche questo conforto, altrimenti ti direbbe che riconosce il suo errore ed è pentita per ciò che ha fatto. Ma non castigarla più di tanto, concedile una seconda possibilità. Falla ricominciare da dove ha sbagliato. Vedrai che stavolta andrà diversamente.
Anche perché, sono sincera ( e come potrei mentire a Te), a questo punto avrei proprio bisogno, egoisticamente, di un po' di serenità. Per pensare a me, dedicarmi ad altre cose. E lo sai bene.
Perciò Ti prego, perdona  il mio sfogo ai limiti della blasfemia e accogli la mia umile supplica.
Non per merito. Non per dovere. Ma solo perché sono una Tua debole, umile creatura, Ti prego, allontana da me questo pesante fardello.
Già, io ci provo, ma che insisto a fare. Non hai ascoltato neanche Tuo figlio.

1 commento:

  1. sfogarsi un po' fa sempre bene,ma voltare pagina non basta:devi iniziare un altro libro.buona lettura! perla

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