lunedì 12 marzo 2012

Ahhh... le donne!

Ogni epoca......ha una cosa da pensare. Una soltanto. La differenza sessuale, probabilmente, è quella del nostro tempo.
La differenza sessuale sarebbe l'orizzonte di mondi di una fecondità ancora non avvenuta .   .......
Fecondità di nascita, e rigenerazione per i partner amorosi, ma anche produzione di un epoca nuova di pensiero, arte, poesia e linguaggio.                                                                                                            
Quello che è l'altro, chi è l'altro, io non lo so mai. Ma l'altro che mi è per sempre inconoscibile, è l'altro  che differisce sessualmente da me.

               da ETICA DELLA DIFFERENZA SESSUALE di Luce Irigaray         1982

Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.......
Amatevi reciprocamente, ma non fate dell'amore un laccio.......
Datevi il cuore, ma l'uno non sia in custodia dell'altro.........
Poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.

               da Il Profeta    di Kahlil  Gibran              1923

Poche citazioni solo per poter , oggi 8 marzo, fermarsi un momento e considerare, a distanza di anni da queste, a che punto siamo noi donne (ma non solo) del nostro percorso di evoluzione ed emancipazione.
Abbiamo davvero fatto dei passi avanti? La nostra vita di coppia è migliorata?
Ecco, qualche riga per pensare un po'. Non nuoce alla salute e costa meno di una cena al ristorante.
A proposito, emancipata o no, è meglio che vada a mettere una pentola sul fuoco, perchè, come dice un  mio amico brasileiro:  se non cucinji,  un tu manji.

alla prossima

Un omaggio alle amiche:

LA PRODIGA

Io ti scelsi tra tutte le donne
perchè tu ripetessi
sulla terra
il mio cuore che danza con le spighe
o lotta senza quartiere quando occorre.
Io ti chiedo, dov'è mio figlio?
Non m'attendeva in te, riconoscendomi,
e dicendomi::"Chiamami per uscire sula terra
a continuare le tue lotte e i tuoi canti"?
Rendimi mio figlio!
L'hai dimenticato sulle porte
del piacere, oh prodiga
nemica,
Hai dimenticato che venisti a questo appuntamento,
il più profondo, quello
in cui entrambi, uniti, continueremo a dire
per la sua bocca, amor mio,
ahi, tutto ciò
che non riusciamo a dirci?
Quand'io t'innalzo in un onda
di fuoco e sangue, e si raddoppia
la vita tra di noi,
ricordati
che qualcuno ci chiama
come mai nessuno ci ha chiamato,
e che non rispondiamo
e restiamo soli e codardi
davanti alla vita che neghiamo.
Prodiga,
apri le porte,
e che nel tuo cuore
il nodo cieco
si disciolga e voli
con il tuo sangue e col mio
per il mondo!

PABLO NERUDA

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