martedì 19 agosto 2014

Inclusi gli esclusi

Qualche sera fa, accettando l'invito della mia amica Perla, ho partecipato ad un aperi-cena all'Uovo di Colombo, l'associazione onlus che opera nella struttura de CESER, qui in Via Comparini.
Chi non conosce questo "gruppo" beh, farebbe bene ad informarsi perché si preclude un mondo. Comunque così, tanto per darne un accenno, si occupano, facendo leva anche su un volontariato attento e solerte, della cura e reinserimento delle persone così dette "difficili". E non mi se ne voglia se non vado oltre, ma rischierei di dire cose non precise e preferisco non farlo.
Quello che a me interessa far capire è l'"eccezionalità" di queste persone, la loro capacità di fare gruppo per accogliere e ascoltare l'"altro " il "diverso" , consapevoli che ognuno di questi è un mondo a sé, capace di stupire e meravigliare, degno comunque di essere accolto perché , come dicono loro, "l'altro non è mai scontato, è sempre nuovo. Non a caso tutto il loro staff indossa magliette con la scritta :INCLUSI  GLI  ESCLUSI.
Mi sono accostata a questo mondo in maniera un po' titubante, svogliata dico la verità, perché, da disillusa,  avevo dimenticato cosa e quanto può fare un piccolo nucleo di persone motivate.
Già alla seconda sera di partecipazione alle loro iniziative estive, create proprio per farsi conoscere meglio e raccogliere un po' di fondi, sono stata accolta come una del gruppo, come se mi conoscessero da sempre.
Martina, una delle giovani operatrici, mi è venuta in contro e mi ha letteralmente "investita" con la sua energia fresca e frizzante. Una vera bomba di adrenalina pura.
Ma non sono da meno Stefano e il suo compagno Davide, giusti concentrati di simpatia.
Ho ritrovato Luciana, una delle migliori rappresentanti teatrali della nostra viaregginità e oltre, nonché cara amica che non vedevo da tempo ma è ancora fresca come una ragazzina. E ho conosciuto Lori, fedele compagna degli ultimi momenti di un mio caro amico, che mi fa dono dei suoi ultimi ricordi con un sorriso e una luce negli occhi, così simili per colore e lucentezza a quelli di Lui. E glie ne sono grata.
Anche la presidente dell'associazione, e non me ne voglia se la chiamo solo Chiara, mi conquista con la sua intelligente semplicità Eppure si sente lontano un miglio che è lei la forza trainante di tutto l'apparato.
Ora capisco perché la mia Perla ci si trova così bene!
Loro, con la loro semplicità, ti fanno sentire a casa.
E' proprio vero, la salvezza è nelle cose semplici, e alle volte, sapendo guardare, riesci a trovare l'Oceano in un bicchiere d'acqua.
O di sangria forse, ma che importanza ha. L' importante è sentirsi vivi.
A metà serata, quando già è passato il primo assaggio delle cosine buone preparato da loro stessi con i tesori del loro orto, compare una band di ragazzi ( basso, chitarra , tastiera e batteria ) dal nome che la dice lunga: " I VERBI BREVI " che, come mi fa notare la mia amica, è una frase palindroma, cioè, come la leggi la leggi, sempre uguale è. E brava Perla, volevo vedere se eri attenta!
Fanno un rock anni sessanta, intervallando con un po' di De André e di Rino Gaetano. Vestono in maniera semplice e hanno le facce dei ragazzini puliti, ma filtrano le note come se passassero attraverso le fibre del loro corpo.
Il coinvolgimento è assicurato e la gente comincia a scatenarsi. Anche Perla si butta in pista, e con i suoi passetti alla Panariello mi fa morire dal ridere. Ma io, che so leggere in lei, so quanta forza le serve per mettersi alle spalle il non sopito dolore per la sua ancor recente perdita. E va bene così.
Intanto io sono sempre più catturata dal tastierista del gruppo, un ragazzo carino, semplice, capelli neri un po' lunghi e una voce bassa e calda. Ma con un carisma da vendere. Si chiama Abramo.
Ah Abramo, avessi quarant'anni di meno!
E' strano, sarà la musica, il profumo della campagna, la brezza leggera o il vino, ma mi sento catapultata indietro nel tempo, in quell'età dove tutto ti pare ancora a portata di mano. E, ora come allora, sento che un futuro è ancora possibile, ancora posso fare progetti.
E' come se una forza ancestrale ed empirica si fosse impossessata di me e mi spingesse a scatenarmi in un sabba propiziatorio.
In fondo è vero, chi ha amici speciali non può correre il rischio di affogare nel mare della mediocrità.
Intanto è partita l'asta di beneficenza e riesco a portarmi a casa una maxi foto del molo di Viareggio su cui capeggia la scritta : Viareggio in te son nato, in te spero morire! Che racchiude buona parte di me. Ma intender non lo può chi non lo prova.
E' un piccolo contributo così, tanto per non sentirmi proprio inutile in quel mare di solidarietà.
E come se non bastasse, il numero che mi hanno dato all'ingresso, il 3, viene estratto e vinco anche una cena gratuita per la prossima manifestazione. Non avevo mai vinto niente in vita mia.
E' proprio vero che quando ti senti positiva il positivo ti raggiunge ovunque!
La serata volge al termine, ma io mi sento euforica e vorrei tanto trasmettere questa mia carica a chi magari si sente deluso e demotivato.
Se solo si riuscisse a capire che basta poco per dare un senso alla propria vita, un po' di solidarietà, un po' di attenzione per "l'altro". Un po' d'amore insomma. L'amore quello vero, inteso come "prendersi cura di..", è la chiave che smuove il mondo e può far sentire ogni persona divinamente unica.
Ti riempe la vita di vita. E loro mi hanno fatto capire che non è mai troppo tardi.
In fondo, "una delle cose più sbagliate che può fare un uomo, è quella di rimandare il momento in cui cominciare a vivere"
Un grazie a tutti voi, veramente di cuore.

             Le radici del mio vecchio albero sono sane.
             Così alla mia età spuntano foglie verdi e
             fiori ancora profumati.
             E' una primavera continua.

                                                 Alda  Merini

2 commenti:

  1. che ti posso dire, che non ti ho ancora detto?non lo so e,allora,mi ripeto:sei speciale,unica,eccezionale.non ti merito di sicuro,ma chi se ne ...importa.faccio tesoro di questa fortuna sfacciata che mi è toccata e ringrazio.abbracci e baci a non finire. p.

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  2. sono sempre io.una precisazione doverosa:l'evento è stato progettato,organizzato e attuato dall'ass,ne giorgio tazzioli -l'asino che vola(di cui stefano è il presidente),che è
    l'associazione culturale di promozione sociale all'interno dell'ass.ne l'uovo di colombo.
    scusa se non mi sono spiegata meglio prima.,ma che ci voi fa':lo sai come sono....
    ribaci ecc.ecc. ri p.

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